Mercoledì ore 9:30 – PREGHIERA
Mercoledì ore 19:30 – CULTO DI PREGHIERA
Venerdì ore 19:30 – STUDIO BIBLICO
Sabato ore 18:00 – RIUNIONE DEI GIOVANI
Domenica ore 10:00 – CULTO
Via Emilio Taverna 9
43122 Parma
STORIA DELLA COMUNITA'
Storia della Comunità
Fermarsi a considerare quale sia ad oggi la realtà dell’opera di Dio a Parma è sorprendente se pensiamo che, fino a pochi decenni fa, questa città era priva della testimonianza dell’Evangelo.
Il Signore ha saputo muovere ogni cosa, ha guidato i Suoi figli nella via che Egli aveva preparato, e ha fatto sì che nella nostra città sorgesse un popolo che lo servisse fedelmente e con zelo.
Era l’1 marzo 1971 quando il fratello Abramo Russo, vinto un concorso nella ferrovia, scelse come sede la città di Parma, una scelta che inizialmente poteva apparire casuale, ma che faceva invece parte di un preciso disegno del Signore.
Giunta a Parma, la famiglia Russo scoprì che nella provincia non esisteva una comunità evangelica, per questo motivo decise di frequentare le riunioni che si tenevano a Maranello (MO), distante una sessantina di chilometri.
La nascita prematura del loro primo figlio, in concomitanza col decreto che vietava l’uso delle auto la domenica, rese però più difficile ai coniugi Russo un’assidua frequentazione della comunità.
Nel frattempo, sempre per via dell’Austerity, si iniziarono a tenere delle riunioni di culto a Modena, nella stanza messa a disposizione dal fratello Simone.
Essendo Modena più facilmente raggiungibile in treno, decisero di frequentare lì le riunioni, e questo avvenne per oltre 10 anni, dal 1972 al 1983. Nel maggio del 1983, una situazione dolorosa colpì la famiglia Russo: la sorella Giovanna, moglie del fratello Abramo, perse un nipote di 14 anni, anch’egli membro della comunità di Modena.
In quel momento particolare ella soffrì la mancanza di altri credenti che potessero starle vicino, e prese la decisione di trasferirsi a Bologna. “Io ero sicura che il Signore voleva che restassimo qua”, ci racconta ella stessa, a distanza di anni, ma “tentammo comunque di ricevere il trasferimento”.
Il Signore però aveva un altro piano, ed il peso che i coniugi Russo sentivano nel loro cuore per la città di Parma, era Egli stesso che lo aveva messo.
Così il tentativo di trasferimento a Bologna fallì.
Verso la fine del 1983 si trasferì a Parma il fratello Antonio Morra insieme alla moglie; già da circa sei mesi egli lavorava a Parma ma viveva a Milano, fino a quando il Signore non gli mise in cuore di trasferirsi nella città emiliana.
Si formò così il primo gruppo di credenti i quali, nell’aprile del 1984, iniziarono a tenere delle riunioni in casa Russo.
Essi ebbero in quel periodo modo di prendere contatto con altri credenti e, incoraggiati in questo dal fratello Silvano Arcangeli, cercarono un locale di culto.
Nell’ottobre del 1985 il fratello Benaglia, di Villafranca di Verona, pastore di Mantova, decise di prendersi cura di questo gruppo di credenti impegnandosi a venire a Parma anche solo per un’anima.
Il Signore continuò a benedire quell’opera, ed in breve tempo, alle riunioni in casa, i presenti arrivarono ad essere circa una ventina.
Nell’aprile del 1986 fu trovato un locale in affitto in Borgo San Domenico, dove il 25 dello stesso mese si tenne la prima riunione.
Era un piccolo locale, di circa trentacinque metri quadrati, con in più una piccola stanza dove poter fare la scuola domenicale ai bambini.
Nel 1989 il fratello Benaglia si ammalò, e non poté più continuare a prendersi cura della comunità di Parma; i credenti di Verona si impegnarono per continuare ad assisterli, così a turno i fratelli Borelli, Supertino e Avesani si recavano a Parma per svolgere i culti.
Nel 1990 un altro fratello di Verona, il fratello Ventruto Giovanni, prese l’impegno fisso della comunità, fino a luglio del 1991, mese in cui fu inviato a Parma come pastore il fratello Spiridione Strano.
La comunità continuò a crescere, anche se vi fu un periodo in cui così come molti arrivavano nella città per motivi di lavoro, altri sempre per lo stesso motivo si trasferivano altrove.
Si arrivò comunque al punto in cui i circa quaranta posti del locale di Borgo San Domenico divennero insufficienti, così nel novembre del 1994 fu preso un nuovo locale, in via De Ambris, che dopo essere stato ristrutturato fu dedicato nell’aprile del 1995.
A maggio del 1998 il fratello Strano fu trasferito a Rimini e al suo posto arrivò a Parma il fratello Paolo Faia.
Nel mese di novembre due sorelle, mamma e figlia, vendettero le loro proprietà e misero a disposizione della comunità il ricavato, che servì per l’acquisto di un locale di culto che dopo poco più di un anno di lavori di ristrutturazione fu dedicato al Signore, nel mese di marzo del 2000.
Questo locale è sede della comunità ancora oggi, in via Emilio Taverna 9.