La rivista, pubblicata in italiano dal 1982, è fondata e diretta da H. W. Armstrong, un vegliardo ormai di circa 94 anni, il quale continua a propagare il messaggio della sua “Chiesa di Dio Universale”, per mezzo della suddetta pubblicazione e di un pro­gramma televisivo. Lo scopo di questa risposta non è pole­mico né si intende mancare di rispetto alle persone coinvolte, molte delle quali since­ramente credono di aver trovato la pura verità, probabilmente perché deluse dalle varie forme di cristianesimo con le quali sono venute in contatto e attratte invece dall’amabilità degli zelanti evangelizzatori e dalla presentazione attraente di alcune dottrine bibliche. Si desidera esprimere quanto questa concezione ap­pare divergente dal messaggio biblico e dall’insegnamento fondamen­tale cristiano della Sacra Scrittura.

LA PAROLA

Uno dei problemi cruciali che contraddistinguono i gruppi pseu­do evangelici è quello riguardante l’assoluta e suprema autorità della Sa­cra Scrittura. I cristiani evangelici sono certi che l’autorità finale risiede soltanto nel Signore; che Dio ha rivelato Sé stesso senza dubbio in Gesù Cristo, il Suo Figlio incarnato; che impariamo tutto quello che abbiamo bisogno di conoscere di Dio e della Sua volontà per la nostra vita, ascol­tando Cristo, la Parola di Dio incarnata, il Quale ci parla per mezzo del­la Parola scritta: la Bibbia. Perciò, la fede cristiana è fede biblica. Alcuni gruppi religiosi, come quello del quale si parla, fanno la stessa afferma­zione, dicendo che le loro dottrine vengono direttamente dalla Bibbia e per questa ragione la citano tanto spesso. Tuttavia, per il caso in questione, nella rivista succitata è affermato: “… quando Roma distrusse la città di Gerusalemme nel 70 d.C. la predi­cazione su vasta scala del vero Vangelo divenne quasi impossibile, salvo che in qualche regione remota. Durante i successivi diciotto secoli e mez­zo, il mondo ha conosciuto certi particolari sulla persona di Cristo, molti hanno poi creduto in lui ma pochi hanno udito il messaggio che Egli por­tò”. “Nelle pagine de ‘La Pura Verità’ in italiano ed anche in altre lingue, il vangelo del Regno di Dio – lo stesso messaggio predicato da Gesù Cristo -viene proclamato in tutto il mondo” (La Pura Verità n. 10/83; pagg. 6,10).

LA RISPOSTA

Quanto espresso viene ad affermare implicitamente che la chiesa cristiana è apostata dal 70 d.C., e che la pura verità non è stata più an­nunciata fino a quando non è riapparsa, verso il 1930, con H. W. Ar­mstrong. Certamente si può considerare arbitraria (per non dire arro­gante) l’affermazione suddetta, in quanto, nonostante tutte le diversità e divisioni in seno alla Cristianità, le dottrine fondamentali evangeliche sono state annunciate in ogni secolo tra difficoltà e persecuzioni. Poi, stabilire che l’anno 70 sia l’anno cruciale dell’inizio dell’apostasia, signi­fica accusare di infedeltà perfino le chiese dell’era apostolica e forse al­cuni apostoli stessi.

A questo punto si vuole esaminare questo gruppo religioso senza definirlo, riportando direttamente delle dichiarazioni della pubblica­zione suddetta, e quanto possa essere rivelato del loro credo.

DIO

Nel principio, prima d’ogni altra cosa, esistevano due esseri viventi, composti di spirito, in possesso di mente, intelligente e potenza supreme e dal carattere perfetto e giusto… Uno era chiamato la Parola, o il Porta­voce – il pensiero rivelatore. L’altro era chiamato … Dio (più tardi chia­mato ‘il Padre’) agiva da Capo – comandante supremo! … Nel principio – prima d’ogni altra cosa – la Famiglia Divina creò gli angeli … in Genesi 1:1 Dio (Ebraico = Elohim o gli Dèi, cioè Dio e la Parola) creò l’universo e la terra …” (La Pura Verità 2/84; pagg. 3, 4); “… fin dall’eternità Dio è sempre stato una famiglia composta di due membri, Dio ed il Logos (o la Parola), il quale quasi duemila anni fa, divenne Gesù Cristo in carne umana … Dio è la Famiglia creatrice!” (La Pura Verità 11/12/85; pag. 9).

Queste affermazioni rivelano che la Trinità è rigettata e Dio è an­che chiamato “La Famiglia creatrice” o “La Famiglia di Dio”. Come si vedrà quest’ultima forma creerà poi un’altra confusione: quella tra Creatore e creatura.

LA RISPOSTA BIBLICA

… Fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente [il Figlio, N.d.A.]; e ora, il Signore, l’Eterno [il Padre, N.d.A.], mi manda con il suo spirito [lo Spirito San­to, N.d.A.]” (Isaia 48:16); “… anche Gesù fu battezzato; e, mentre pre­gava, si apri il cielo, e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: ‘Tu sei il mio diletto Fi­glio; in te mi sono compiaciuto’” (Luca 3:21, 22; Vers. N.R.); “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19).

La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (II Corinzi 13:13).

GESÙ CRISTO

Da alcune affermazioni già citate: “Dio agiva da Capo – Comandan­te Supremo”, sembra che si voglia insinuare l’idea della subordinazione del Figlio. Inoltre, sembra anche evidente la tendenza a sottolineare l’umanità di Cristo, pur affermando la Sua divinità. “L’unica differenza tra Gesù e qualsiasi altro essere umano è che Egli fu concepito dallo Spi­rito Santo” (The Plain Truth – April 1963).

LA RISPOSTA BIBLICA

Dio … in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l’universo. Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. Così è diventato di tanto superiore agli an­geli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro … par­lando del Figlio dice: ‘Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo …” (Ebrei 1:1-4, 8; Vers. N.R.).

LA MORTE DI CRISTO

Delle imprecisioni si notano soprattutto riguardo la morte e la risur­rezione di Cristo: “Il sangue di Cristo non salva alla fine nessun uomo. La morte di Cristo ha pagato soltanto la pena del peccato al nostro posto, ha cancellato i peccati del passato, rimuove quello che ci separa da Dio e ci riconcilia a Dio” (H. W. Armstrong – All about Water Baptism, pag. 18).

LA RISPOSTA BIBLICA

mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, sarem per mezzo di lui salvati dall’ira. Perché, se mentre eravamo nemici, siamo stati riconci­liati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo, tanto più ora, essendo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita” (Romani 5:8-10); “Sap­piamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cri­sto Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato … Sono sta­to crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me. Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente” (Galati 2:16, 20, 21; Vers. N.R).

LA RISURREZIONE DI GESÙ

Riguardo alla risurrezione di Gesù è affermato: “Dio Padre, non permise a Gesù Cristo di riprendere il corpo con il quale morì” (The Plain Truth – April 1963). Quindi la Sua risurrezione non fu reale nel senso biblico.

LA RISPOSTA BIBLICA

… Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture … fu seppellito … risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture … Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono” (I Corinzi 15:3, 4, 20).

LO SPIRITO SANTO

È evidente che si nega la Personalità Divina dello Spirito Santo, quando si afferma ripetutamente che “… dall’eternità Dio è stato sem­pre una famiglia composta da due membri, Dio e il Logos (o la Parola)” e si afferma chiaramente: “… lo Spirito di Dio – il quale è la mente e la vita di Dio … lo Spirito Santo – in effetti la Vita di Dio” (La Pura Verità 2/84; pagg. 21, 42).

LA RISPOSTA BIBLICA

Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che v’ho detto” (Giovanni 14:26); “Quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà” (Giovan­ni 16:13, 14; Vers. N.R.); “… perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo … Tu non hai mentito agli uo­mini ma a Dio” (Atti 5:3, 4).

LA SALVEZZA

La salvezza non consiste nella conversione e nuova nascita, ma vi è la distinzione tra “concepimento” e “nuova nascita”.Si è concepiti da Dio alla conversione e si “nasce di nuovo” alla risurrezione. “L’uomo può es­sere generato da Dio per poi divenire, alla risurrezione un Suo figliuolo divino … L’uomo stesso è tutt’ora un essere umano, soltanto generato ma non ancora nato di nuovo. Egli è solo erede di Dio e non ha ancora ereditato il regno di Dio. Il principio dualistico continua – la nascita de­ve ancora avvenire … il concepimento precede la nascita – e la stessa co­sa accade nel piano maestro di Dio” (La Pura Verità 2/84; pag. 42).

LA RISPOSTA BIBLICA

… In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio” (Giovanni 3:3); “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove” (II Corinzi 5:17); “Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d’esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo …” (I Giovanni 3:1).

DIVENIAMO DIO

Ma l’errore più grande, riguardo la salvezza, è che si confonde la creatura con il “Creatore benedetto in eterno!”. Infatti, avendo chia­mato Dio: Famiglia creatrice, Famiglia divina o Famiglia di Dio, si arriva alle seguenti affermazioni: “Al tempo della risurrezione sare­mo istantaneamente mutati dal mortale all’immortale, saremo allora nati da Dio, saremo allora Dio … Tu sarai virtualmente Dio come Gesù era ed è Dio, e suo Padre una diversa Persona, è anche Dio … Tu ti stai preparando per divenire creatore, divenire Dio” (H. W Ar­mstrong – Why were you born? pag. 21). “È l’incredibile potenziale umano che ogni uomo può diventare veramente un figlio di Dio: un membro glorificato ed immortale della Famiglia stessa di Dio!” (La Pura Verità 2/84; pag. 42). “Prima che Dio possa mutare la composi­zione dei nostri corpi e concederci, quali esseri divini, il pieno titolo di ‘figli’ nella sua eterna Famiglia il nostro carattere deve subire dei profondi cambiamenti” (La Pura Verità 11/12/85; pag. 17).

Questa teoria non è nuova “sotto il sole”, difatti venne insegnata ad Eva quando Satana le disse: “… sarete come Dio …” (Genesi 3:5), e qui l’uomo è ritenuto potenzialmente come Dio creatore.

LA RISPOSTA BIBLICA

Esiste, quindi, una grande confusione fra gli attributi assoluti e quel­li morali di Dio, cioè tra quello che Dio è, e che rimane eternamente parte intrasferibile della Sua Natura, e ciò che Egli trasferisce all’uomo mediante la Grazia in Cristo. Infatti, nella Scrittura esiste un differente rapporto con Dio di Gesù, divino Figlio di Dio, e dei redenti dalla Sua opera espiatoria, i quali divengono figli di Dio per Grazia. Gesù si rivol­ge a Dio Padre come “Padre mio” quando indica il Suo rapporto perso­nale con Lui: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel re­gno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli” (Matteo 7:21); “… Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli” (Mat­teo 18:19). Quando, invece, si riferisce ai redenti come figli di Dio, Gesù dice “Padre vostro”: “… amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli …” (Matteo 5:44, 45; Vers. N.R.); “… se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli” (Matteo 6:15); “… Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all’Iddio mio e Iddio vo­stro” (Giovanni 20:17). Risulta evidente che Gesù, nel rapporto con il Padre, non si unisce mai ai redenti per indicarLo come “Padre nostro”. In ultima analisi, secondo Armstrong, la salvezza non sarebbe nuova in una esperienza istantanea della nascita”, che si esperimenta credendo ed accettando Cristo Gesù come personale Salvatore e Signore, ma si godrà alla risurrezione, perché solo allora i credenti sa­ranno “nati di nuovo”, sulla base della osservanza dei dieci comanda­menti. Tutto questo annullerebbe l’opera perfetta ed espiatrice di Cri­sto e porrebbe l’accento sullo sforzo delle opere umane nella salvezza. È logico, invece, che quanti sono stati trasformati dalla potenza di Dio, mediante l’Evangelo e l’azione dello Spirito Santo, compiranno le “… buone opere, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le prati­chiamo…”(Efesini 2:10), ma la salvezza “non è in virtù d’opere, affin­ché niuno si glori” (Efesini 2:9).

IL SABATO E LE FESTE GIUDAICHE

I cristiani dovrebbero osservare il sabato, cioè il settimo giorno per riposare e offrire il culto a Dio, invece del primo giorno della set­timana. Armstrong, infatti, afferma: “Mia moglie … cominciò ad os­servare il sabato al posto della domenica! Ero esterefatto ed in preda all’ira, per me si trattava di fanatismo religioso … mio malgrado fui costretto ad ingoiare un boccone amaro per quanto riguardava il ‘fa­natismo’ di mia moglie. Fu umiliante il dover ammettere … che io avevo torto” (La Pura Verità 9/85; pag. 9, 11); “L’ubbidienza alle leggi spirituali di Dio, come riassunte nei dieci comandamenti è necessa­ria per la salvezza. Tale ubbidienza include la stretta osservanza del sabato cioè il settimo giorno, il rispetto delle festività sacre giudaiche e l’astensione da cibi impuri.

Le sette festività sacre annue … furono istituite per ricordare all’uo­mo ciò che Dio sta facendo per la salvezza dell’uomo. Sfortunatamente i giudei sono stati negligenti nell’osservarle. E i cristiani generalmente le hanno considerate come ‘costumi giudaici’! Eppure, senza queste feste sacre, che simboleggiano il piano che Dio sta realizzando sulla terra, è impossibile comprendere il significato della nostra vita.

Una di queste sette feste solenni che Dio ci comanda di osservare è chiamata Festa delle primizie o Pentecoste”.

LA RISPOSTA BIBLICA

Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi in custodia sotto la legge, in attesa della fede che doveva esser rivelata. Talché la leg­ge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinché fossimo giustificati per fede. Ma ora che la fede è venuta, noi non siamo più sot­to pedagogo; perché siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Ge­sù” (Galati 3:23-26); “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, o a noviluni, o a sabati, che sono l’ombra di cose che doveano avvenire …” (Colossesi 2:16, 17).

Riguardo alla sostituzione del riposo del sabato con il riposo del giorno del Signore, la domenica, in commemorazione della risurrezio­ne di Cristo, esiste la prova scritturale che i cristiani dell’era apostolica celebravano proprio in quel giorno il culto al Signore: “Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo … prolungò il discorso fino a mezzanotte” (Atti 20:7; Vers. N.R.); “Fui ra­pito in ispirito nel giorno di Domenica …” (Apocalisse 1:10; il greco ha: nel giorno del Signore); “Ogni primo giorno della settimana ciascun di voi metta da parte a casa quel che potrà secondo la prosperità conces­sagli …” (I Corinzi 16:2).

Tuttavia, rimane valida l’esortazione scritturale: “L’uno stima un giorno più d’un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pie­namente convinto nella propria mente” (Romani 14:5).

ASTENSIONE DA CIBI

Armstrong insegna che esistono cibi puri e cibi impuri: “… tutti i tuoi comandamenti sono giustizia” (Salmo 119:172). E tra questi co­mandamenti vi sono le leggi fisiche che ci dicono quali specie di carne sono pure e quali impure! … Le istruzioni in Levitico 11 e Deuterono­mio 14 non rappresentano delle prescrizioni ritualistiche per il periodo dell’Antico Testamento soltanto … Tutte le istruzioni che Dio ci ha da­to sono per il nostro bene … E’ tempo di tornare a Dio di osservare le Sue leggi … Egli mise in moto le leggi che regolano la carne pura e quel­la impura. E’ tempo di cominciare ad obbedirgli …” (La Pura Verità 7/83; pagg. 23, 24, 25).

LA RISPOSTA BIBLICA

Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: ‘Non toccare, non assaggiare, non maneggiare’ (tutte cose destinate a scomparire con l’uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne” (Colossesi 2:20­,23; Vers. N.R.); “Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dot­trine di demoni … i quali … ordineranno l’astensione da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità, ne usino con rendimento di grazie” (I Timoteo 4:1-3).

L’ANIMA MORTALE

“‘L’uomo divenne un’anima vivente’. Non dice che Dio mise un ani­ma immortale dentro all’uomo. Dio soffiò in lui il respiro di vita, cioè l’aria e l’uomo divenne un’anima vivente. L’uomo quindi, non ha un’anima, ma è un’anima! La parola “anima” si riferisce dunque ad un corpo, un corpo mortale … La Bibbia si oppone risolutamente all’idea dell’immortalità dell’anima. Alla nascita quello che Dio dà è l’alito della vita, ed Egli soffia nelle narici degli animali così come degli uomini il re­spiro vitale il quale, alla morte li lascia. Allora, essi ritornano alla polve­re” (La Pura Verità 3/84; pag. 6).

LA RISPOSTA BIBLICA

Or l’Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato ir­reprensibile, per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (I Tessalo­nicesi 5:23); “… la parola di Dio è vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture delle midolle; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12); “… credendo in lui [Gesù Cristo; N.d.A.], benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e

gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime” (I Pietro 1:8, 9; Vers. N.R.).

I testi suddetti ci confermano che l’anima non è l’aria o il respiro vi­tale, ma è una parte della personalità umana che deve essere salvata, santificata e conservata per la venuta del Signore.

OPPORTUNITA’ DOPO LA MORTE

Armstrong afferma: “Le migliaia di milioni di persone che non com­presero pienamente il piano di Dio e non ebbero la possibilità di scegliere la Sua via, avranno questa occasione al tempo della risurrezione descritta da Giovanni in Apocalisse 20:12 …” (La Pura Verità 7/8/85; pag. 25).

LA RISPOSTA BIBLICA

Precisando prima di tutto che nel testo di Apocalisse citato non si parla di salvati, va evidenziato che la Scrittura afferma l’impossibilità dopo la morte di cambiare il destino dell’uomo: “… è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27); “… oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi” (Luca 16:26). Questa è la risposta di Abramo al ricco che voleva l’intervento di Lazzaro il quale, a differenza di lui, era con­solato nell’aldilà.

LE PENE ETERNE

Coloro che dichiarano che Dio – spinto da un senso di giustizia ‘in­scrutabile’ e ‘misterioso’ ordinerebbe una tortura eterna per gli empi, semplicemente non conoscono la mente di Dio! Il falso inferno’ del cri­stianesimo tradizionale è in effetti il frutto della mente pervertita e cru­dele di Satana stesso!” (La Pura Verità 5/84; pag. 27).

LA RISPOSTA BIBLICA

… il loro verme non morrà, e il loro fuoco non si estinguerà …” (Isaia 66:24); “… il fumo del loro tormento sale ne’ secoli dei secoli … non hanno requie né giorno né notte …” (Apocalisse 14:11);

E il diavolo che le avea sedotte [le nazioni; N.d.A.] fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tor­mentati giorno e notte, nei secoli dei secoli” (Apocalisse 20:10).

ISRAELISMO BRITANNICO

Un’altra peculiarità dell’insegnamento di H. W. Armstrong è quello chiamato Israelismo Britannico, secondo cui le nazioni anglosassoni sa­rebbero le disperse dieci tribù d’Israele e il monarca britannico sarebbe discendente del Re Davide.

Efraim sarebbe diventato una moltitudine o una ‘compagnia di na­zioni’ e avrebbe diviso le immense benedizioni con il fratello Manasse, che sarebbe diventato una grande nazione. Non è significativo che le nazioni che oggi possiedono la maggiore percentuale di ricchezza na­zionale e delle risorse naturali sono le nazioni di lingua inglese – i vari paesi del Commonwealth Britannico e degli Stati Uniti?” (La Pura Veri­tà 7/83; pag. 23). “L’America, come insegna La Pura Verità da circa 50 anni è un paese popolato (in parte) dai moderni discendenti di una del­le 12 tribù dell’antica Israele” (La Pura Verità 10/83; pag. 25).

LA RISPOSTA

Questa teoria “originale” si fonda su interpretazioni fantastiche di alcuni testi biblici, allo scopo di provare la superiorità del mondo an­glosassone sugli altri.

CONCLUSIONE

Tutte queste dottrine diffuse a mezzo della succitata pubblicazione e di programmi televisivi, trasmessi almeno in sette lingue diverse (tra cui anche l’italiano), possono dare l’idea dell’impegno proselitistico e finanziario di questo gruppo religioso, il quale, in una società come l’at­tuale, riesce a propugnare un messaggio sincretistico abilmente sofisti­cato, che mescola la dottrina cristiana ed evangelica con eresie e teorie care a gruppi religiosi pseudo-cristiani e pseudo-evangelici.

Esistono certe dottrine fondamentali del cristianesimo biblico che non possono essere né negate né sottovalutate, ed esse riguardano:

la natura di Dio, la Persona e l’opera di Gesù Cristo, la Persona e l’opera dello Spirito Santo, la salvezza, l’immortalità dell’anima, le pene eterne e il superamento di tutte quelle ingiunzioni dell’Antico Testamento, le quali erano “… figura per il tempo attuale … poiché si tratta solo di ci­bi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo della riforma. Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei fu­turi beni … non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna” (Ebrei 9:9-12).